È in concorso ai David di Donatello 2017 l’esordio in regia di Federico Cruciani, Il bambino di Vetro. La pellicola, distribuita a partire da aprile 2016 da Lab80, si basa sul romanzo di Giacomo Cacciatore Figlio di Vetro, uscito dieci anni prima da Einaudi Stile Libero.

Cacciatore, romanziere e saggista palermitano con più di dieci pubblicazioni alle spalle, ha firmato anche la sceneggiatura, redatta a più mani assieme al regista, a Paolo Pintacuda e a Josella Porto.

Giovanni Vetro, il bambino di nove anni protagonista della storia, è un ragazzino come tanti, ma crescendo comincia a notare come certe cose attorno alla sua famiglia funzionino in modo strano, diverso da come ci si aspetta da una famiglia “normale”. È così che Giovanni comincia a mettere in dubbio alcune frequentazioni del padre, venendo catapultato in uno schiocco di dita nell’età adulta e in una dimensione criminale che, si rende conto pian piano, ha sempre permeato le attività dei suoi affetti più cari.

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