Si è conclusa la prima fase del Premio Strega 2022, quella in cui gli “Amici della Domenica” presentano i propri libri candidati. Fra gli autori rappresentanti da Otago Literary Agency troviamo due romanzi in gara: Nina sull’argine di Veronica Galletta (minimum fax) e Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani (L’Orma editore).

Il libro di Galletta è stato segnalato da Gianluca Lioni con la seguente motivazione:
«Ingegnere alla sua prima grande opera di costruzione, emigrata dalla Sicilia in un immaginario paese del profondo nord, Caterina, detta “Nina”, è chiamata a dirigere i lavori sull’argine di Spina.  Si ritrova catapultata dal nitore della teoria alle contraddizioni e all’imperfezione della pratica: il cantiere è fatica, polvere, fango, compromessi e imprevisti. Un microcosmo maschile di geometri, assessori, operai, capicantiere, gru, e scavi, che dipinge con un realismo insieme tecnico e magico.
La Galletta con una lingua asciutta, scarna, che pure si accende di tecnicismi, ci restituisce in filigrana temi diversi: il senso di solitudine, l’alienazione sul lavoro, la lotta con la natura nel tentativo di addomesticarla, l’impossibilità di raggiungere la perfezione. La costruzione di un argine si rivela quindi una metafora del nostro tempo, del senso di smarrimento e vulnerabilità individuale e collettivo che attraversa la nostra società. Galletta intreccia gli opposti per riportarli  sulla pagina con un talento già dimostrato nel suo romanzo d’esordio,  vincitore del Premio Campiello Opera Prima, ma qui ancora più a fuoco, ancora più palpabile e originale: fra le pieghe di un’umanità fatta  di politiche contrastanti, ruoli da mantenere, tematiche spinose e abitudini da scardinare, la sua Nina scava e riemerge, distrugge e assembla, cercando quell’equilibrio indispensabile per portare a termine un progetto, nel lavoro come nella vita.»

Il libro di Magliani è stato invece segnalato da Giuseppe Conte con la seguente motivazione:
«Il romanzo di Magliani si configura come romanzo storico, narra infatti le vicende di tre disertori dell’armata napoleonica durante la campagna d’Egitto e il loro avventuroso ritorno in patria, con attenzione ai personaggi e alle vicende che si svolgono su diversi piani e con diversi linguaggi narrativi. Ma è anche un romanzo di paesaggi, e in particolare quelli liguri sono descritti magistralmente con un linguaggio che conserva echi boiniani e biamontiani, di grande suggestione.»

Ora l’appuntamento è al 30 marzo, quando sapremo i titoli dei 12 libri che passano alla fase successiva. 

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